Nord e sud problemi comuni:inquinamento, sfruttamento e cecità
Evidenzio un post pubblicato su CiyCool di Taranto che suona quanto mai attuale e sinistro anche per Paderno Dugnano, dove con la riqualificazione della Rho-Monza si insiste a ragionare nei termini di ‘qui e ora’ senza voler considerare quali saranno i risultati a lungo termine di decisioni scellerate. Dove sono ora a Taranto tutte le promesse di richhezza e benessere spese nel passato? AI colleghi di Taranto la parola:
L’inchiesta di Report di ieri ha finalmente fatto conoscere a livello nazionale quella che è la realtà della città di Taranto.
“L’ARIA E’ LA BASE FONDAMENTALE PER LA VITA DI UN UOMO“: certo ma a Taranto si respira aria di morte.
Sebbene nel 1961 l’apertura dell’Ilva portò occupazione e salari più alti di quelli dell’agricoltura, oggi non è più così. E perchè gli svantaggi che quest’industria ha portato a 50 anni di distanza, sono superiori e molto gravi.
Basti pensare ai danni causati a molti dei terreni non più pascolabili, alla distruzione del mare che per noi dovrebbe essere una ricchezza sulla quale basare il nostro turismo, ai danni sul latte materno che dovrebbe essere distrutto data l’elevata tossicità che presenta, al danno genotossico che il latte procurerebbe, trasmettendo alle future generazioni mali quali cancro, tumori al cervello e tanti altri.
Sentire che i bambini del quartiere Tamburi, semplicemente respirando, è come se fumassero all’incirca 2500/2800 sigarette all’anno, disegna quello che è il futuro che ci aspetta.
E il governo cosa fa?