Chiesetta del Pilastrello vs Calderina
Tanto per cambiare ancora una volta mi trovo a rispondere in differita ad osservazioni avanzate da altre fonti mediatiche che, democraticamente precludono la partecipazione ad osservatori e commentatori non graditi. Tant’è, ognuno a casa sua fa quello che vuole e visto che qui siamo a casa mia ne approfitto per sostenere alcune argomentazioni relative a una proposta che come partecipante al gruppo per la rivalutazione della Chiesetta del Pilastrello abbiamo avanzato in un post precedente (qui).
In altre occasioni e post, avevo evidenziato come in numerosi condomini avevo osservato un gran numero di mensili comunali (La Calderina per intenderci) impietosamente gettati a casaccio nell’immondizia. La mancata osservanza della raccolta indifferenziata evidenziava quasi che il mensile comunale fosse stato gettato d’impulso, vuoi per completo disinteresse, vuoi per differente convinzione politica. Sinceramente obbligare qualcuno a ricevere qualcosa che non vuole mi sembra, soprattutto in questo periodo, uno spreco inutile.
Lasciamo poi perdere che si tratta di carta e quindi di alberi e quindi di ambiente, argomento particolarmente caldo sul nostro territorio. Leggendo quindi con calma e senno quanto è tra le righe della proposta del gruppo per la rivalutazione della chiesetta, si dovrebbe convenire che ci si trova effettivamente di fronte a uno spreco immotivato che, tanto o poco comunque costa.
Se volontariamente io rinuncio a ricevere la Calderina o perchè sono allergico alla sua tonalità o perchè me la leggo meglio direttamente da internet o perchè non ho nessuna intenzione di ascoltare cosa mi vuole dire la parte politica con la quale non voglio avere nulla a che fare, mi limito a comunicarlo attraverso un semplice adesivo.
Dopo un paio di giri di distribuzione posso immediatamente riconsiderare i volumi effettivi del mensile che potrò distribuire. Toh, ci risparmio. In un periodo in cui volenti o nolenti di quattrini non ce ne sono, la possibilità di disporre di un piccolo budget che può consentire di operare positivamente in altri settori, sinceramente non lo schifo. Poi ovvio che se la proposta è arrivata da un gruppo focalizzato attualmente su un determinato argomento, per il quale ha avanzato concrete e positive proposte, proprio in tale ambito propone di investire i risparmi ottenuti dall’attuazione della proposta.
Il succo è che un gruppo di cittadini, al di là di interrogarsi sui massimi sistemi, senza teorici voli pindarici ma agendo concretamente (a livello marciapiede come quaòlcuno ama ripetere) ha individuato un problema, proposto soluzioni ed individuato parte dei fondi necessari. Che poi i fondi così ricavati possano essere destinati a ben più significative emergenze non c’è dubbio. Mi preme però ricordare che così ragionando, come sempre fatto, il più antico monumento di Paderno Dugnano rischia di venire perso.
Lasciamo poi perdere il discorso legato alla tonalità del mensile comunale, sul cambio della quale all’epoca qualcuno spese pagine di invettive. Forse non sarebbe male in un periodo in cui tutti vogliono ragionare in termini di bianco e nero, tornare a tonalità intermedie come lo è il grigio. Oppure si vuole sostenere che è il colore a veicolare l’informazione e non il contenuto eventualmente si spera di valore e spessore? Se così fosse allora procediamo oltre e proponiamo la calderina patinata. Chissà perchè se così dovesse avvenire sono ancora convinto che qualcuno obietterebbe che lo si è fatto perchè le foto del sindaco risalterebbero meglio.
Signori, i tempi restano cupi e di necessità bisogna far virtù. Ripeto non è agitando bandiere che si risolvono i problemi ma rimboccandosi le maniche e impegnando di persona positivamente e concretamente le stesse energie, che si possono ottenere risultati. Minimi, denigrabili, ma pur sempre risultati. Il resto è propaganda.
Ciao,
concordo con le modalità della proposta. Effettivamente le finalità alle quali destinare i fondi risparmiati potrebbero essere molteplici. Se come si afferma in altri blog la Calderina ha necessità di essere valorizzata allora i risparmi potrebbero essere reinvestiti con quell’obiettivo. Meglio pochi numeri della Calderina a chi effettivamente vuole riceverli ma di qualità e spessore superiori grazie agli investimenti.
Giuseppe
Pubblico anche qui quello che ho risposto ad Arcari, che ringrazio comuqnue per aver affrontato l’argomento
“Lascio al lettore trovare il comunicato stampa originale e valutare se quanto lei riporta è fedele rispetto a quello che diciamo.
…Faccio notare solo un paio di cose su queste righe
“Oggi c’è internet, dicono i “pilastrelli”, e non ha senso distribuire fisicamente un periodico in technicolor, pertanto si può limitare la consegna del giornale a domicilio a chi non usa il web”
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assolutamente no, la decisione di ricevere o no il giornale in cartaceo (non a colori o in bianco e nero ma su carta o no) nella nostra proposta dipende dal singolo cittadino.
Chi ha internet e vuole continuare a riceverla la riceve, chi non ha internet ma per motivi suoi non la vuole abbia il diritto di non riceverla facendo risparmiare le casse del comune.
E magari facendo un serivizio all’ambiente invece di alimentare mucchietti di calderine per terra.
Se tutti vogliono continuare a riceverla su carta, non si stamperà una sola copia in meno.
La posizione per cui internet elimina la carta è vecchia di 30 anni ed è analfabetismo tecnologico: parallelamente a internet il consumo di carta è aumentato anche se è cambiato il tipo di consumo che si fa della carta.
Quello che si sta f…acendo in molti paesi e realtà aziendali è limitare questo uso cercando di convincere, per esempio, a non schiacciare il tasto stampa per ogni email.
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Mi è chiaro il valore anche di comunicazione del colore.
Effettivamente un grafico a colori è più bello, si potrebbe forse fare sempre fare uno strappo alla regola in casi specifici.
Ma sinceramente non vedo questo verticale calo della qualità nei contenuti in una pagina con testo e foto magari del sindaco che presenzia un evento se è fatta in bianco e nero invece che a colori.
E poi bisogna pure considerare che il nostro contesto è quello di casse degli enti locali svuotate da una serie di provvedimenti del governo.
Quindi per quanto mi riguarda so che oltre al colore una frontiera dello stampato è la personalizzazione anche dei contenuti tramite la stampa digitale.
Però mi sembra velleitario ragionare su come una Mercedes sia meglio un BMW quando non si hanno neanche i soldi per una Grande Punto…
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Quello che scrive lei nelle prime righe ci fa capire che forse questo è il momento giusto per ripensare insieme il ruolo di quello che deve essere il notiziario comunale.
E forse noi con la nostra proposta abbiamo dato un piccolo contributo.
Personalmente NON voglio per niente chiudere o sminuire la Calderina, anzi nelle prossime settimane, ma non come Amici della chiesetta bensì come Osservatorio dei Quartieri faremo una proposta per migliorarla sensibilmente.”